Autore: sergio

2023.12.23 – CIAO FRANCY … ARRIVEDERCI A QUANDO SARA’ IL MIO TURNO PER IL GRANDE PASSO.

L’ho saputo solo l’altro giorno e mi dispiace molto.
E’ stata solo una casualità ma il sospetto mi è venuto leggendo i messaggi di alcuni tuoi amici sul tuo profilo facebook.
Volevo solo accertarmi se era andata bene la condivisione di un post del MLNV e ho voluto approfondire.
Una breve e agghiacciante risposta dal web.
Mi dispiace tanto per come hai varcato la soglia, mi dispiace non aver potuto far nulla per te … non eri distante ma da tempo non ci sentivamo.
Ho solo un pensiero che mi tormenta ed è il tuo “malore improvviso” che ti ha strappato la vita da questa realtà.
Non ho ancora capito nulla di come sono andate le cose, ma so che la squadra mobile e la stradale stanno indagando e questo non mi tranquillizza per niente.
Le notizie sul web sono elargite condite da chissà quale verità … considerando l’inattendibilità dell’informazione di questi ultimi tempi.
Ora che sei in Paradiso … e ne sono certo, dai un abbraccio anche a Rufus che sicuramente non avrà lesinato il suo affettuoso riconoscimento.
Ciao Francy e grazie per aver condiviso con me alcuni frammenti di vita.
E’ stato un dono del cielo fare la tua conoscenza.
Arrivederci, Sergio.

2023.12.17 – AI NEO DICIOTTENNI DI POVEGLIANO … L’ITALIA NON E’ LA NOSTRA PATRIA!

Ci viene segnalato proprio oggi, alla vigilia dell’iniziativa promossa dal comune di Povegliano in provincia di Treviso.

Dite la verità cari amministratori del comune di Povegliano (Tv) … non si può fingere sulla realtà negata al Popolo Veneto, alla sua Patria che è la Serenissima Repubblica di Venethia e certamente non l’italia, abbiate un rigurgito di pattriottismo e di amor proprio, non negate la verità su come è stato fatto, poco più di centocinquant’anni fa, lo stato italiano.
L’italia è e resta uno stato straniero che occupa i territori della nostra Patria acquisiti con la frode e l’inganno di un plebiscito mai realmente avvenuto.

LA VERITA’ NASCOSTA
COME I ROTHSCHILD FINANZIARONO L’UNITA’ D’ITALIA.


Siamo alle solite, copiano e copiano anche male.

SEZIONE 05 – ARTICOLO 05 DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO PROVVISORIO 
Il cittadino veneto esiste e si identifica come parte integrante della comunità di “Genti Venete” libere e sovrane sulle proprie terre d’origine per diritto naturale.
La cittadinanza veneta è acquisita da ogni membro emancipato di nazionalità veneta che liberamente sceglie di far parte di questa società.
La cittadinanza veneta attribuisce comuni diritti civili e politici e fondamentali doveri cui si è tenuti.
I diritti civili derivanti dalla cittadinanza veneta sono attribuiti di diritto ad ogni persona di origine veneta fin dal proprio concepimento e fino alla propria emancipazione, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizione fisica e psichica e a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibili a specifici tratti razziali.
I diritti politici e gli obblighi derivanti dalla cittadinanza veneta impegnano ogni cittadino a concorrere con gli altri membri della comunità ai doveri sociali e di stabilire comunemente il proprio ordinamento con statuti, codici, norme e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale per l’intero Popolo.

2023.12.01 – LA VITA E LE SFIDE CHE TI IMPONE.

E siamo così al primo dicembe
l’ultimo mese di quest’anno molto impegnativo.
Ma è mai possibile che la vita m’imponga sempre tante sfide.
Tanto per non smentire la ripetizione delle stesse
giorno dopo giorno
oltre alla salute
c’è il disconoscimento di me stesso
il rifiuto
il distacco
e il dispiacere di fronte ai più
per la provocata
pletorica
ma illusoria mortificazione.
Di scuse ne ho sempre sentite tante
più o meno dignotose e inverosimili
ma pur sempre insincere.
Ed ecco capito che posti così
non meritano la mia frequentazione.

 

2023.08.16 – IL NOSTRO LIBERO FUTURO

Affrontiamo ogni giorno i contraccolpi che gravano sul nostro futuro.
Coloro che fanno qualcosa per garantirlo e migliorarlo
sono reietti
derisi
ripudiati
respinti
… ma ogni giorno sono sempre di più.
Come un tempo,
anche oggi
c’è chi è abituato ad abusare, a lucrare e gozzovigliare
a discapito degli altri.
Ci è stato strappato il diritto di decidere
senza impedimenti e autonomamente
come e quando vivere la nostra vita.
Ci è stato negato l’innato e fondamentale diritto di autodeterminazione
che custodisce i sacrosanti principi che
tutti noi rivendichiamo nelle lotte di ogni giorno.
Noi siamo
ciò che abbiamo deciso di essere
e liberamente
abbiamo deciso di essere ciò che siamo
da sempre un Popolo e una Nazione.
WSM
Con onore e rispetto
Venethia, mercoledì 16 agosto 2023

 

 

2023.08.04 – DAL CALENDARIO CELTICO DEGLI ALBERI … UN INNO ALLA SPERANZA.

Oggi Auro mi ha regalato un altro libro che parla delle nostre origini, dei miti e in questo caso specifico del mondo vegetale, religioso, simbolico e tradizionale dei Celti.

Il testo è di Alessandro Marchesan con illustrazioni di Aurelio La Scala Marchesan (appunto “Auro”).

In copertina è raffigurato l’Albero di Teuta 1999, dipinto su legno da Auro.

Riflettendo sulla mia lotta per la verità, per il ripristino della totale sovranità del Popolo Veneto sui proprio territori, ho riscoperto l’importanza delle sue origini, della sua millenaria storia che ci è tutt’ora negata, delle sue tradizioni, delle sue credenze.

Vorrei capire come si è forgiata la civiltà Venetica che, nonostante anche gli anni di infelice occupazione straniera italiana, non è stata debellata, forse tutt’ora mitigata, ma viva e intrisa nell’animo di questo Popolo.

Checché ne dica la corte costituzionale italiana, con la sua vergognosa e volgare  sentenza, (nr.81 del 20 aprile 2018), il Popolo Veneto non è estinto e non ha mai scelto di diventare italiano.

E se la frode, l’inganno e la tirannia ancora oggi abusa del retaggio di una primitiva e imperialistica pretesa, il Popolo Veneto saprà risorgere e riconquistare il proprio posto fra le Nazioni di questo mondo.

Il Popolo Veneto è costretto a sopportare questa condizione di forzata soggezione al giogo, alla dominazione e allo sfruttamento straniero congiuntamente alla quasi totalità degli altri Popoli e delle Nazioni liberamente presenti e radicati nella penisola italica ben prima dell’occupazione da parte dello stato straniero italiano.

Il “Popolo Veneto” esiste tutt’ora e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, che dovrebbero essere libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.

L’italia non esiste come Nazione ma solo come stato perché difetta del Popolo.

Nessun stato può imporre la propria cittadinanza se non rispecchia la nazionalità di quel Popolo e l’Italia di oggi assoggetta una pluralità di antichi e gloriosi Popoli volendoli rinunciatari della propria identità.

E anche questo naturale privilegio di uomini liberi non può essere negato al Popolo Veneto e a tutti gli altri Popoli della penisola italica.

È ora che anche l’Italia rispetti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

Nel preambolo si recita:

“Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;

Proprio in virtù di quest’ultimo appello mi riconosco in tali intenti e lo esalto e lo grido ancor più forte affinché sia di monito a quanti ancora oggi, in qualsiasi ambito, pensano di abusare di tali diritti.

Viva la libertà per ogni Popolo.

2023.08.02 – FESTA DEI OMENI !!!

La giornata internazionale dell’uomo (o festa dell’uomo) è un evento internazionale celebrato annualmente il 19 novembre, che viene celebrata solo da alcuni paesi.

L’evento si festeggia ogni anno nei primi due giorni di Agosto (1 e 2 Agosto) e in questi giorni, sono migliaia le persone che affluiscono a Monteprato di Nimis in Friuli, per l’immancabile Festa degli Uomini.

La celebrazione nasce da un curioso episodio avvenuto, pare, ai tempi di Napoleone, quando i soldati usavano portare calzamaglie incredibilmente aderenti.
A questi poveri militari veniva ordinato, per una questione di protocollo, di mettere entrambi gli attributi a sinistra della cucitura della calzamaglia.
Da cui è derivato il modo di dire “les deux à gauche” cioè “le due a sinistra”.
Non conosciamo il motivo, ma sembra che in seguito la frase “deux à gauche” sia diventata “deux de août” che significa “due di agosto”.
Alcuni sostengono che la forma dei testicoli assomigli ad un 8 capovolto, e agosto è l’ottavo mese dell’anno.
Da qui la decisione di celebrare l’uomo in questa data.
La ricorrenza è molto sentita nelle aree territoriali dell’arco alpino, soprattutto a Monteprato di Nimis, in provincia di Udine, dove ogni anno giungono migliaia di visitatori, soprattutto coppie.
Per l’occasione, le persone sfilano in paese portando una gigantesca statua in legno che rappresenta l’organo riproduttivo maschile.
E partecipare alla processione pare sia di buon auspicio per la fertilità, così almeno si dice.

TRATTO DA QUI

Festa degli Uomini

2023.08.02 – ROUTINE DI INCOMPRENSIBILE INDIFFERENZA

Abbiamo finalmente la sede
e dopo la fatica di pochi
per il lavoro che non doveva essere fatto in questo modo
ma che comunque è stato fatto
fa male la totale indifferenza dei più.
Mi chiedo se la dedizione alla causa sia veramente il motore del MLNV.
Sono fortemente tentato dal rinunciare a quanto fatto fino ad ora.
Si criticano le istituzioni d’occupazione italiane
per il loro disinteresse al rispetto delle regole
ma non possiamo limitare il nostro sforzo
a contrastare questa aberrante situazione.
Dobbiamo pensare ad andare avanti
dobbiamo rimboccarci le maniche
e scrutare e riconoscere il nostro futuro
orientando lo sguardo anche al passato perché ci sia d’insegnamento
e immergerci nel presente per non permettere ai nostri persecutori
di distruggere questo tempo che siamo chiamati a vivere.
È il tempo di rinascere.
È questo il tempo per realizzare il nostro stato etico.
Risorgi Venethia.