Autore: sergio

2023.08.16 – IL NOSTRO LIBERO FUTURO

Affrontiamo ogni giorno i contraccolpi che gravano sul nostro futuro.
Coloro che fanno qualcosa per garantirlo e migliorarlo
sono reietti
derisi
ripudiati
respinti
… ma ogni giorno sono sempre di più.
Come un tempo,
anche oggi
c’è chi è abituato ad abusare, a lucrare e gozzovigliare
a discapito degli altri.
Ci è stato strappato il diritto di decidere
senza impedimenti e autonomamente
come e quando vivere la nostra vita.
Ci è stato negato l’innato e fondamentale diritto di autodeterminazione
che custodisce i sacrosanti principi che
tutti noi rivendichiamo nelle lotte di ogni giorno.
Noi siamo
ciò che abbiamo deciso di essere
e liberamente
abbiamo deciso di essere ciò che siamo
da sempre un Popolo e una Nazione.
WSM
Con onore e rispetto
Venethia, mercoledì 16 agosto 2023

 

 

2023.08.04 – DAL CALENDARIO CELTICO DEGLI ALBERI … UN INNO ALLA SPERANZA.

Oggi Auro mi ha regalato un altro libro che parla delle nostre origini, dei miti e in questo caso specifico del mondo vegetale, religioso, simbolico e tradizionale dei Celti.

Il testo è di Alessandro Marchesan con illustrazioni di Aurelio La Scala Marchesan (appunto “Auro”).

In copertina è raffigurato l’Albero di Teuta 1999, dipinto su legno da Auro.

Riflettendo sulla mia lotta per la verità, per il ripristino della totale sovranità del Popolo Veneto sui proprio territori, ho riscoperto l’importanza delle sue origini, della sua millenaria storia che ci è tutt’ora negata, delle sue tradizioni, delle sue credenze.

Vorrei capire come si è forgiata la civiltà Venetica che, nonostante anche gli anni di infelice occupazione straniera italiana, non è stata debellata, forse tutt’ora mitigata, ma viva e intrisa nell’animo di questo Popolo.

Checché ne dica la corte costituzionale italiana, con la sua vergognosa e volgare  sentenza, (nr.81 del 20 aprile 2018), il Popolo Veneto non è estinto e non ha mai scelto di diventare italiano.

E se la frode, l’inganno e la tirannia ancora oggi abusa del retaggio di una primitiva e imperialistica pretesa, il Popolo Veneto saprà risorgere e riconquistare il proprio posto fra le Nazioni di questo mondo.

Il Popolo Veneto è costretto a sopportare questa condizione di forzata soggezione al giogo, alla dominazione e allo sfruttamento straniero congiuntamente alla quasi totalità degli altri Popoli e delle Nazioni liberamente presenti e radicati nella penisola italica ben prima dell’occupazione da parte dello stato straniero italiano.

Il “Popolo Veneto” esiste tutt’ora e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, che dovrebbero essere libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.

L’italia non esiste come Nazione ma solo come stato perché difetta del Popolo.

Nessun stato può imporre la propria cittadinanza se non rispecchia la nazionalità di quel Popolo e l’Italia di oggi assoggetta una pluralità di antichi e gloriosi Popoli volendoli rinunciatari della propria identità.

E anche questo naturale privilegio di uomini liberi non può essere negato al Popolo Veneto e a tutti gli altri Popoli della penisola italica.

È ora che anche l’Italia rispetti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

Nel preambolo si recita:

“Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;

Proprio in virtù di quest’ultimo appello mi riconosco in tali intenti e lo esalto e lo grido ancor più forte affinché sia di monito a quanti ancora oggi, in qualsiasi ambito, pensano di abusare di tali diritti.

Viva la libertà per ogni Popolo.

2023.08.02 – FESTA DEI OMENI !!!

La giornata internazionale dell’uomo (o festa dell’uomo) è un evento internazionale celebrato annualmente il 19 novembre, che viene celebrata solo da alcuni paesi.

L’evento si festeggia ogni anno nei primi due giorni di Agosto (1 e 2 Agosto) e in questi giorni, sono migliaia le persone che affluiscono a Monteprato di Nimis in Friuli, per l’immancabile Festa degli Uomini.

La celebrazione nasce da un curioso episodio avvenuto, pare, ai tempi di Napoleone, quando i soldati usavano portare calzamaglie incredibilmente aderenti.
A questi poveri militari veniva ordinato, per una questione di protocollo, di mettere entrambi gli attributi a sinistra della cucitura della calzamaglia.
Da cui è derivato il modo di dire “les deux à gauche” cioè “le due a sinistra”.
Non conosciamo il motivo, ma sembra che in seguito la frase “deux à gauche” sia diventata “deux de août” che significa “due di agosto”.
Alcuni sostengono che la forma dei testicoli assomigli ad un 8 capovolto, e agosto è l’ottavo mese dell’anno.
Da qui la decisione di celebrare l’uomo in questa data.
La ricorrenza è molto sentita nelle aree territoriali dell’arco alpino, soprattutto a Monteprato di Nimis, in provincia di Udine, dove ogni anno giungono migliaia di visitatori, soprattutto coppie.
Per l’occasione, le persone sfilano in paese portando una gigantesca statua in legno che rappresenta l’organo riproduttivo maschile.
E partecipare alla processione pare sia di buon auspicio per la fertilità, così almeno si dice.

TRATTO DA QUI

Festa degli Uomini

2023.08.02 – ROUTINE DI INCOMPRENSIBILE INDIFFERENZA

Abbiamo finalmente la sede
e dopo la fatica di pochi
per il lavoro che non doveva essere fatto in questo modo
ma che comunque è stato fatto
fa male la totale indifferenza dei più.
Mi chiedo se la dedizione alla causa sia veramente il motore del MLNV.
Sono fortemente tentato dal rinunciare a quanto fatto fino ad ora.
Si criticano le istituzioni d’occupazione italiane
per il loro disinteresse al rispetto delle regole
ma non possiamo limitare il nostro sforzo
a contrastare questa aberrante situazione.
Dobbiamo pensare ad andare avanti
dobbiamo rimboccarci le maniche
e scrutare e riconoscere il nostro futuro
orientando lo sguardo anche al passato perché ci sia d’insegnamento
e immergerci nel presente per non permettere ai nostri persecutori
di distruggere questo tempo che siamo chiamati a vivere.
È il tempo di rinascere.
È questo il tempo per realizzare il nostro stato etico.
Risorgi Venethia.

 

2023.07.29 – FATICOSAMENTE RISALIAMO LA CHINA

Anche oggi una giornata campale.
La fatica di una lavoro che non poteva essere fatto in questo modo … ma che è stato fatto.
La sensazione di arrivare sempre agli estremi delle proprie possibilità.
Ma ci siamo e andiamo avanti.
Come sempre del resto … una missione è una missione.

2023.07.18 – IL NOSTRO LIBERO FUTURO

il nostro libero futuro
se lo vogliamo dobbiamo costruircelo
non chiederlo.
Nessuno potrà mai imporci
di non vivere secondo natura.
L’impossibilità d’impedire
o ostacolare anche in parte
il diritto alla naturale
e completa esistenza di una persona umana determina,
in qualsiasi ragionevole,
equa e contestuale condizione,
l’uguaglianza nel godimento di pari diritti fra esseri umani.

 

 

2023.07.16 – IL PRIMO GIORNO DEL MIO 62mo ANNO

Perché dare tanta importanza ad un compleanno?
Francamente non me lo spiego ma è un appuntamento fisso ogni anno.
Per me ha il valore di un rendez-vous,
un incontro con me stesso.
Come l’inizio di ogni anno …
così il mio compleanno,
una tappa che mi permette una pausa di riflessione,
un riverbero dell’anima che brama  considerazione,
il giusto riguardo,
un’ irreprensibile e onesta stima di me stesso…
e quest’anno ho compreso soprattutto una cosa importante,
ho sempre dato troppo valore alla reputazione
che gli altri spesso mi attribuiscono.
Già, gli altri.
Rifletterò appena potrò anche su questo.
Qual è l’importanza della loro presenza nella mia vita.
Intanto mi accontento di capire come gli “altri”,
nel bene e nel male,
hanno contribuito a ciò che sono.

 

2023.07.15 – AUGURI SERGIO

Anche questa mattina il risveglio è stato da una notte mal riposata.
Avrei gradito svegliarmi in modo diverso.
Come sempre non me la prendo e guardandomi allo specchio mi risciacquo il volto.
E’ il mio compleanno!
Già, un altro anno è passato e non ho propositi diversi da quelli che mi sono ripetutamente proposto.
Sono subito incalzato da messaggi e telefonate …
ma non sopporto l’ipocrisia di molti.
Non ho bisogno e non voglio gli auguri di chi non c’è nella mia vita.

2023.05.25 – SERATA INFORMATIVA A ONE’ DI FONTE – TV

SERATA INFORMATIVA A ONE’ DI FONTE DEL 25.05.2023

La serata informativa è stata partecipata da circa una cinquantina di persone, molte delle quali mai conosciute prima di allora.
Altre, già autodeterminatesi e impegnate con vari RDN si sono lamentati della vaghezza e dell’inconcludenza di risposte ricevute dagli enti italiani,  chiedendo chiarimenti e delucidazioni.
Molta attenzione è stata riservata alle norme UCC che sono state ben spiegate accogliendo l’interessamento dei presenti.
Smettere di avere paura è la prima necessità da affrontare prendendo coscienza che è un nostro inalienabile diritto reclamare un torto subito e con esso il rispetto della nostra autodeterminazione.
Non deve scoraggiare l’intraprendere un “braccio di ferro” con le autorità di occupazione.
La dinamica del MLNV è quella di uscire da una fase di rivendicazione e di porre in essere il principio di effettività contrastando la perversa ed inutile logica dello “scontro” con le autorità d’occupazione e valorizzando le prerogative dell’UCC che sono radicate ed insite nella cooperazione fra i Popoli a cominciare dal rispetto delle “regole”.
Sergio