IL MIO BLOG

2024.08.08 – IL CROLLO POLITICO, ECONOMICO E FISCALE, SANITARIO, SOCIALE… E’ L’APOCALISSE.

Stiamo vivendo in un’era difficile e ingannatrice.
Siamo in un’epoca in cui si pretende che siano rispettate regole contrarie alla normale ragionevolezza cui siamo abituati.
Emerge plateale che la manifestazione di tale fraudolento orientamento sia ancor più sostenuto dall’ingannevole pretesa che le nuove regole siano rispettate.
Antiche verità ci hanno messo in guardia circa l’epoca finale di un ciclo … tutto crolla, comprese le istituzioni a livello politico, spirituale, etico e morale.
È evidente come i governanti di oggi saccheggino i propri cittadini, invece di proteggerli.
Non governano persone con qualifiche interiori nobilitate da valori.
L’essere umano è abilitato dal denaro che dispone, dalla logica del profitto … questa è un’istantanea dei tempi che stiamo vivendo.
Queste sono le nostre preoccupazioni riguardo all’attuale situazione mondiale.
Queste parole, che per fortuna non sono le uniche, riflettono una visione critica e un senso d’inquietudine riguardo ai cambiamenti sociali, politici ed etici.
La storia umana è caratterizzata da periodi di trasformazione e crisi.
Le società attraversano cicli di crescita, ma anche di declino e poi di rinnovamento.
Le istituzioni, i valori, le strutture sociali sono messe alla prova e crollano.
Ogni epoca ha affrontato sfide e incertezze.
Molti pensatori, filosofi e leader hanno cercato di interpretare questi momenti di cambiamento e di trovare i modi più consoni per affrontarli.
Noi tutti possiamo cercare di contribuire positivamente al nostro mondo, promuovendo valori come l’empatia, cioè la volontà di mettersi nei panni del prossimo, la giustizia e la solidarietà.
Anche se le circostanze possono sembrare difficili, abbiamo la forza di cercare di costruire un futuro migliore attraverso azioni quotidiane e scelte consapevoli.
Non possiamo rinunciare alla nostra connessione col meglio di noi stessi, perché siamo esseri spirituali.
Non è con l’ipocrisia con la quale l’uomo si esalta ogni giorno nelle relazioni con i propri simili, con la natura, con l’universo intero, inconsapevoli del nostro comune destino.
Non è con la confusione e la simulazione d’intenti che forgiamo la nostra esistenza.
È bastata una falsa pandemia, con la quale si è fatto fraudolentemente ricorso a regole morali giocando con la sensibilità della gente … “se tu non ti vaccini muori o fai morire”, “se tu non ti vaccini non sei un buon cittadino” … per poi spogliare i Cittadini dei propri sacrosanti diritti.
Noi tutti abbiamo bisogno di riferimenti certi e ci sconvolgiamo quando istituzioni, comunemente elette in fiducia, ci rifilano regole che non comprendiamo, ci negano nientemeno i diritti fondamentali e impongono cose irragionevoli e spesso contrarie alle Leggi Universali che in fondo tutti noi conosciamo.
Tutta questa palude è emersa e ci deve far capire che tutto può solo che migliorare e deve consentire all’umanità di uscire da questo stato di passiva prostrazione.
Questo è il nostro presente.
Quindi quale prospettiva c’è per l’umanità..
Non dobbiamo subire passivamente questo momento, perché anche se siamo soltanto all’inizio di questo collasso, esso ci avvia verso una sicura evoluzione.
È nell’ordine delle cose che tutto ciò debba accadere.
Stiamo vivendo il buio ma come ogni mattina sorge il sole, così risorgerà anche la luce.
La visione attuale è molto tragica, non ci evita i colpi, ma il male non prevarrà e la cosa fantastica è che noi non vivremo più con gli schermi che ci hanno imposto.
Per chi non rinuncia a essere sé stesso, quest’epoca è un grande periodo di prova e richiede un enorme impegno.
Questa minaccia non ci può trovare indecisi o impreparati ma il nostro rispondere ad essa sia con un SI, quando è SI e con un NO quando è NO, perché tutto il resto viene dal maligno, come Cristo ci ha insegnato.
È il momento di seminare ciò che poi permetterà la rinascita di un mondo nuovo.
I tempi saranno anche bui, ma possiamo essere ciò che porterà luce.
Ecco i nostri strumenti, decisione e purezza.
Non siamo il valore che ci dà il denaro che possediamo.
Non sarò certo la logica del profitto a darci sostentamento qualora perdessimo tutto.
È questa la più grande verità che ci accomuna: comprendere che la morte non possiamo comprarla, non esiste e che vivremo per sempre … ma in che modo?
Partiamo da noi stessi, siamo la cosa più preziosa che abbiamo e come dice il nostro motto: Noi siamo ciò che decidiamo di essere e liberamente abbiamo deciso di essere ciò che siamo” … non ciò che ci impongono e attraverso il quale ci vogliono omologare.

 

 

 

 

 

2024.07.17 – AUGURI A MIA MADRE

E sono 86 anni … ostrega!
E così anche Rosetta Bianchini in Bortotto ha raggiunto la venerabile età di 86 anni.
E’ dal gennaio 2022 che non la vedo e non la sento.
Come per le mie sorelle, ho alzato anche per mia madre, una muraglia nella mia vita.
Il “muro del pianto”, non di certo di ebraica memoria, sta ancora avendo in sorte il suo effetto.
Oggi però è il suo compleanno e gli ho mandato un sms.
Senza ancora alcun effetto, come lo è stato per il mio di compleanno dell’altro ieri se non fossero per gli auguri di amici, di mio fratello e sua moglie.
Tutto il resto … silenzio, parentado compreso.
Parenti serpenti ???
Beh proprio non direi, in questo caso il dilemma è causato da una serie di circostanze dovute all’intromissione di “foresti” della famiglia d’origine.
Io ho una versione dei fatti molto grave, per quello che è capitato dalla fine di agosto 2021 e per tutto il periodo in cui sono stato “imprigionato”, contro la mia volontà, in ospedale a Vicenza e in una struttura riabilitativa di quella provincia.
Ricordo tutto molto bene … anche la pretesa di un giudice di Treviso, che ha avuto l’ostentazione di  nominare una mia sorella come tutore della mia persona.
Ho avuto così anche la casa rimescolata sottosopra, ma soprattutto la sede del MLNV, con l’accesso blindato da un lucchetto, dichiaratamente divelto da un personaggio ben noto e denunciato, anche se credo inutilmente, in ambito italiano.
La mia vita è cambiata, di molto, non è stato più come prima, la salute incerta ed è ancora precariamente sospesa nel limbo dell’incertezza di una frode.
Ho perso il lavoro che avevo, perso la mia famiglia d’origine … e da solo sto risalendo difficilmente la china.
Ma torniamo a mia madre.
Ho vaghi ricordi della mia infanzia e alcune foto che ho pubblicato mi parlano anche di momenti felici.
Si, perfino di momenti felici.

2024.07.14 – ALLE PORTE DEL MIO 63mo COMPLEANNO

Sono ad un giorno dal compleanno e ho voglia di farmi un regalo.
Sessantatre anni di vita vissuta e …
pure grato per ciò che sono
vorrei farmi dono del sogno.
Ma l’inganno degli anni
non sfama il miraggio
che conserva ancora l’affanno di nobili e speciali propositi
é tutto ancor oggi attuale
è l’attimo … dell’adesso cosciente.
Io sono ciò che ho deciso di essere.

 

2024.06.15 – ANCORA POCHI GIORNI E POI … IL DOPO!

Già è proprio così … il dopo.
È il momento, questo, del filo di lana
per l’approssimarsi della proverbiale scadenza temporale.
È il mio limbo.
L’esitazione è causata dallo scoraggiante trascorso.
Sono pochi i momenti sereni.
Sono troppi gli attimi rassegnati al margine della felicità.
Sono ripetuti i mancanti risvolti alle reclamate speranze.
Se mi lasciassi travolgere dal passato non vorrei più andare oltre.
Se mi limito al presente ho ancora molto da abbandonare
eppure non porto nulla con me.
Non ho nulla di ciò che mi appartiene … se non me stesso.
Non voglio chiedermelo, ma mi viene istintivo
… ho sul serio scelto io questa vita?
E dopo?
Conservo la certezza al patto siglato … e mantengo fede alla promessa.

2024.06.11 – “CUI PRODEST” … A CHI GIOVA TUTTO QUESTO ?

È da un po’ di tempo che faccio fatica a scrivere.
Non ho voglia di condividere emozioni, passioni, turbamenti e apprensioni.
La verità è che sono stanco di far finta di ignorarle
e di tralasciarne gli effetti sulla mia vita di tutti i giorni.
Il mio recente vissuto è trascorso spegnendo la percettibilità verso di esse
ed è così
che come su un’ imbarcazione senza timone
ho rinunciato alla rotta
e ho consumato la mia sottomissione
ad una momentanea sorte senza meta.
L’impegno speso ogni giorno
il patto con etici intenti
la fermezza di una giusta condotta
la voglia di trasmettere questo ideale
tutto è ripetutamente sfidato dagli opposti interessi
di fraudolenti seguaci.
La casa comune è lacerata nella fondamenta da instabili e tediosi dissensi.
La buona dottrina è criticata da ostentate ingiuste calunnie.
L’intento di questa iniquità
è la semina del dubbio e dell’incertezza
e poi …
l’appropriarsi del nostro progetto di vita.
A chi giova tutto questo ?

 


 

C’è un passo della Medea di Seneca che spesso viene citato in maniera incompleta.
Questa la sua formulazione così come compare nella tragedia:
«Cui prodest scelus, is fecit»
.
Che nella traduzione del vocabolario Treccani significa: «Il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova».
tratto da (VEDI QUI)

 

2024.05.31 – CIAO NONNA LUCIA …

Sono passati sessant’anni dalla tua rinascita.
Sperto tu stia bene e godendo appieno i meriti del Paradiso che già abiti da tempo.
Io avevo solo tre anni ma ho ancora un bel ricordo di te.
Eccoti qui con il nonno Guido, tuo marito, “ragazzo del 1899”.
Arrivederci, sperando di meritarmi anch’io il Paradiso un giorno.

2024.01.05 – ARRIVA LA BEFANA … NO NO NOO SCAPPA SCAPPA ?

Siamo alla vigilia dell’Epifania, che è ben altra cosa della “befana”.
Il detto ripetutamente sentito da bambino è:
la befana,
vien de note,
con le scarpe tute rote
e poi … non ricordo più.
C’è da sperare in un dono.
Male che vada arriva del carbone
che con i tempi
di crisi energetica che ci assillano da tempo,
non sarebbe poi tanto male.
Ma torniamo alla befana …
già la befana
raffigurata come una vecchia signora
ricurva su sé stessa per gli anni
e imbruttita nell’aspetto.
Che gran contrasto col babbo natale di pochi giorni prima.
L’uno grasso, opulento e ben agghindato
l’altra magra, misera, cenciosa e sciupata … povera insomma.
La sua voce è stridula e rancida
quella di babbo natale è calda, armoniosa e gioiosa col suo “oh oh oh”.
Non  ha simpatiche renne ad accompagnarla … ma solo una ramazza.
E che dire del “rito propiziatorio”
per cui si brucia la befana
per dare alle fiamme gli affanni e le negatività dell’anno passato.
Una volta la chiesa e l’ottusa devozione bruciavano le streghe.
Perché la befana sembra più una strega.
Già perché?