2024.06.11 – “CUI PRODEST” … A CHI GIOVA TUTTO QUESTO ?

È da un po’ di tempo che faccio fatica a scrivere.
Non ho voglia di condividere emozioni, passioni, turbamenti e apprensioni.
La verità è che sono stanco di far finta di ignorarle
e di tralasciarne gli effetti sulla mia vita di tutti i giorni.
Il mio recente vissuto è trascorso spegnendo la percettibilità verso di esse
ed è così
che come su un’ imbarcazione senza timone
ho rinunciato alla rotta
e ho consumato la mia sottomissione
ad una momentanea sorte senza meta.
L’impegno speso ogni giorno
il patto con etici intenti
la fermezza di una giusta condotta
la voglia di trasmettere questo ideale
tutto è ripetutamente sfidato dagli opposti interessi
di fraudolenti seguaci.
La casa comune è lacerata nella fondamenta da instabili e tediosi dissensi.
La buona dottrina è criticata da ostentate ingiuste calunnie.
L’intento di questa iniquità
è la semina del dubbio e dell’incertezza
e poi …
l’appropriarsi del nostro progetto di vita.
A chi giova tutto questo ?

 


 

C’è un passo della Medea di Seneca che spesso viene citato in maniera incompleta.
Questa la sua formulazione così come compare nella tragedia:
«Cui prodest scelus, is fecit»
.
Che nella traduzione del vocabolario Treccani significa: «Il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova».
tratto da (VEDI QUI)