Autore: sergio

COME AIUTARE IL TUO CANE A … MORIRE!

Non è un argomento da affrontare a cuor leggero, specialmente per quanti stanno vivendo o hanno recentemente vissuto la perdita del proprio amico a quattro zampe.
Con Rufus sto vivendo questo tristissimo momento e rassegnarmi a doverlo lasciare andare mi fa sentire arrendevole, impotente e incapace di provvedere a lui in questa circostanza.
Me lo sono chiesto più volte anche questa notte mentre lo accarezzavo.
Un impetuoso vortice di riflessioni e ragionamenti ai quali non ho saputo dare la risposta che cercavo.
Già … ma cosa cercavo in effetti?
Inseguivo egoisticamente una soluzione ai miei problemi, al mio dolore, alle mie difficoltà, alla mia non accettazione della sua morte.
Quasi tredici anni vissuti insieme hanno scolpito dentro di me un grande affetto e un attaccamento per Rufus che, come Furia, prima di lui, mi ha riempito la vita, mi ha sostenuto donandomi tanto calore e tanta dolcezza soprattutto nei momenti difficili che ho passato in questi anni.
Mi rendo conto così che anche Rufus è parte della mia vita, della mia esistenza e che il momento della morte, a cui tutti siamo chiamati prima o poi, non è il distacco e la perdita ma un atto evolutivo, il nostro naturale progresso esistenziale.
Sarà sicuramente difficile vivere senza di lui il resto dei giorni che mi sono concessi ma alberga dentro di me la certezza che lo rivedrò un bel dì.
Rufus non mi ha ancora lasciato, ma è visibilmente sfinito, e attendo a giorni l'esito degli esami … poi deciderò con il cuore in gola ma anche con la certezza di non abbandonarlo nel momento della sua rinascita alla futura nuova e miglior vita che attende tutti noi.
Forza Rufus
 
 

FESTA DELLA DONNA 2017 … AUGURI!

Festa della donna anche quest’anno… ma ne siamo sicuri ?
Le nostre donne Venete non hanno nulla da festeggiare.
Le donne Venete non possono festeggiare l’8 marzo perché non sono libere di farlo.
Inutile che lo stato italiano continui con queste celebrazioni sciorinando la sequela di delitti e femminicidi, di diritti e vite di donne abusate e violate.
Il primo grande delitto contro le nostre donne Venete e degli altri Popoli che sottomette con l’occupazione e la colonizzazione delle loro terre lo compie proprio l’infame stato straniero italiano.
Le priva della loro LIBERTA’, della loro DIGNITA’ … perché non sono italiane.
E’ nauseante l’ostentazione di questo falso riguardo rispetto ai diritti violati delle donne, alle loro aspirazioni e alle loro impedite realizzazioni quando è proprio lo stato italiano a voler sottomettere anche le nostre donne.
Ridateci la nostri dignità … perché per noi Veneti è un affronto e un’indecenza essere considerati italiani.

HO BISOGNO DI…

Il bisogno di …
ovvero la necessità,
l'occorrenza,
l'urgenza,
l'opportunità,
il dovere,
l'obbligo
di ciò che non è superfluo, inutile o solo un eccesso.
Quanto ci rendono schiavi i nostri bisogni ?
 
cosa ci dice wikipedia
In psicologia il bisogno è la mancanza totale o parziale di uno o più elementi che costituiscono il benessere della persona.
La spinta a ricercare questi elementi non è necessariamente una motivazione sufficiente per agire, d'altro canto esistono condizioni di percezione, di inconsapevolezza e pulsioni ad agire che non trovano la loro origine in uno stato di carenza.
 
La piramide dei bisogni di Maslow
Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di "Hierarchy of Needs" (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954.
Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell'individuo) ai più complessi (di carattere sociale).
L'individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
Questa scala è internazionalmente conosciuta come "La piramide di Maslow".
I livelli di bisogno concepiti sono:
Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
Bisogni di stima, di prestigio, di successo
Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).
Successivamente sono giunte critiche a questa scala di identificazione, perché semplificherebbe eccessivamente i bisogni dell'uomo e, soprattutto, il loro livello di importanza.
La scala sarebbe perciò più corretta in termini prettamente funzionali alla semplice sopravvivenza dell'individuo che in termini di affermazione sociale. Si tratterebbe perciò di bisogni di tipo psicofisiologico, più che psicologico in senso stretto.
Altre critiche vertevano sul fatto che la successione dei livelli potrebbe non corrispondere ad uno stato oggettivo condivisibile per tutti i soggetti.
Lo stesso Maslow nel libro Toward a Psychology of Being del 1968 aggiungerà alcuni livelli che aveva inizialmente ignorato.
 
Il bisogno nel comportamento
Henry Murray nel 1938 ha chiarito la specificità del bisogno in chiave psicologica. Murray, infatti, mise in correlazione per primo la psicologia della motivazione con una tassonomia dei bisogni, grazie all'analisi di un gruppo di studenti di Harvard (descritta in "Exploration in Personality" del 1938, in cui è elencata, appunto, una lista di bisogni umani fondamentali).
La teoria da lui proposta divergeva completamente dalle tesi precedentemente proposte, che ipotizzavano l'esistenza di istinti, pulsioni e motivazioni universali.
Per Murray il bisogno è istintivo.
Il bisogno è oramai studiato funzionalmente come un elemento che attiva e dirige il comportamento, i due concetti di bisogno e motivazione sono visti in modo complementare.
 
Agnes Heller e la teoria dei bisogni
Agnes Heller fornisce un approccio prevalentemente filosofico ed etico ai bisogni, il quale si inquadra nella tradizione marxista, mediata tramite György Lukács.
Nel suo punto di vista, i bisogni sono intesi come il terreno di scontro tra la soggettività ed il potere.
 

 
 

PATRIOTI… IL FUTURO E’ NOSTRO!

clicca qui per vedere l'intervista fatta al MLNV e ad altri.

Siamo comunque alle solite … sembra che la questione indipendenza del Popolo Veneto sia solo una questione de "schei".
Tutto sembra ruotare intorno ai soldi e al non pagare tasse.
Ma quello che per noi Veneti è ovvio non sembra esserlo per gli italiani che, come il giornalista, non riescono a spiegarsi perché c'è tutta questa voglia di indipendenza e di autodeterminazione.
Sembra proprio che non capiscano che …
NOI VENETI NON SIAMO ITALIANI.

PRESIDENTE DEL MLNV-GVP

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Non si capisce perché gli stessi valori
che gli italiani ci propinano ogni giorno
sul senso della Patria
devono valere solo per loro e non per noi.
La mia PATRIA non è l'italia
ma la SERENISSIMA REPUBBLICA.
     
 
Questa è la mia Banidera
che NON E' certamente il tricolore italiano
ma il Gonfalone di San Marco.
     
 
Queste sono le nostre "armi"
le denunce delle ripetute violazioni
dei diritti umani, dei diritti civili e dei diritti politici
reiterate ogni giorno contro il Popolo Veneto
(e gli altri Popoli soggiogati)
dallo stato straniero occupante,colonialista e razzista italiano.
     
2009.09.29 - MLNV-GVP - CERTIFICATE - SERGIO BORTOTTO - 2  
NORME CONSUETUDINARIE APPLICABILI
AI MOVIMENTI DI LIBERAZIONE NAZIONALE
Tra le norme consuetudinarie applicabili ai movimenti di liberazione nazionale vi sono, oltre al diritto all'autodeterminazione dei popoli, anche quello di stipulare trattati internazionali e sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per conto loro.
     
 
Non posso, 
non voglio
e non devo
rinunciare alla mia Nazionalità che è Veneta e non italiana
     
 
Non posso, 
non voglio
e non devo
rinunciare alla mia Cittadinanza che è Veneta e non italiana.
Nessun individuo
potrà essere arbitrariamente privato
della sua cittadinanza,
né del diritto di mutare cittadinanza.
     
 
La POLISIA NASIONALE VENETA
è una delle prime Istituzioni di cui il Governo Veneto Provisorio si doterà perché Il Popolo Veneto ha bisogno di un'efficente servizio di sicurezza non di
polizia di stato,
non di carabinieri ,
non di guardia di finanza,
non di polizia penitenziaria,
non di guardia forestale,
non di guardia costiera,
non di polizia regionale,
non di polizia provinciale,
non di vigili urbani,
non di …
e che … (ma quante polizie ci sono in italia)
     
 
(Ratificato dall’Italia con la legge 881/77 del 25 ottobre 1977)
Parte Prima
Articolo 1
Tutti i popoli hanno diritto di autodeterminazione.
In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale…
 
 
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
     

AMICI … VI PRESENTO RUFUS

Dio Stava assegnando i nomi a tutti gli animali mentre loro lo seguivano: Giraffa, Elefante, Scimmia e cosi via.
Poiché gli animali erano moltissimi, l’operazione durò giorni, finché non ne rimase solamente uno.
Aveva le lacrime che gli scendevano giù per il muso, e Dio gli chiese perché piangesse.
“Perché non ho un nome”, fu la risposta.
“Vedi – disse Dio – il tuo l’ho tenuto per ultimo perché tu sarai il migliore amico dell’uomo, e quindi devi avere un nome molto speciale.
Il tuo nome sarà uguale al mio, ma sarà scritto al contrario”.
(In inglese infatti il nome di Dio è God e quello del cane è dog).
(Graeme Sims)
 
ECCO RUFUS
AL "LAVORO" AL PARCO
RUFUS E' ANCHE IL PRIMO CANE DELLA POLISIA NASIONALE VENETA
 
 

 

 

 

ECCO LA MIA SOVRANITA’ VENETA

Son Veneto … non tajan!
 
DICHIARAZIONE DI
SOVRANITA' PERSONALE-NAZIONALITA' VENETA
 
Oggi venerdì 7 giugno 2013, così come ordine e successione temporale da me accettato e comunemente riconosciuto e condiviso dai miei pari io SERGIO della famiglia BORTOTTO (Sergio Bortotto), Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977
CONSIDERATO ED ACCETTATO CHE
1. Ogni essere umano è originale e titolare esclusivo del proprio corpo fisico costituito da carne, ossa e sangue.
2. Ogni essere umano è originale e titolare esclusivo della propria sfera intellettuale, con la propria libera facoltà di intendere, di concepire pensieri, elaborare idee e formulare pareri.
3. Ogni essere umano è originale e titolare esclusivo della propria sfera spirituale, radice ed estrinsecazione della sua libera coscienza e personalità.
4. Ogni essere umano è dunque Persona perché è ciò che è, espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità e come tale titolare di una propria identità.
5. L’esistenza di ogni essere umano come Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera.
6. L’impossibilità d’impedire o ostacolare anche in parte il diritto all’esistenza di una persona rispetto ad un’altra determina, in qualsiasi ragionevole, equa e contestuale condizione, l’uguaglianza nel godimento di pari diritti fra esseri umani.

7. Qualsiasi comunità umana liberamente accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato, costituisce un Popolo.
8. La nazionalità è l’espressione dell’identità di un Popolo che accomuna liberamente ogni proprio membro per il senso di appartenenza a tale specifica collettività per lingua, cultura, tradizione, religione, storia.
9. La nazionalità è conforme e si estrinseca con il concetto di Nazione destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità.

10. Avendo attenzione al principio per cui l’esistenza di ogni persona è un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e che come tale non può che estrinsecarsi liberamente, ogni Popolo determina criteri, organizzazione e livelli di autonomia sociale armonizzando, attraverso il mutuo consenso, l’interazione fra i propri membri per il perseguimento dello sviluppo e il comune progresso secondo i propri usi, costumi e tradizioni; a tale scopo ogni Popolo legifera e comunemente stabilisce il proprio ordinamento con statuti, codici, norme, e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale su tutti i membri della società che liberamente hanno deciso di farvi parte.
11. Qualunque autorità è affidata a incaricati che la esercitano secondo l’ordinamento liberamente determinato con il mutuo consenso della società di appartenenza; ogni autorità deriva ed è attribuita dal reciproco consenso sociale, e tutte le persone che mediante il voto e/o il consenso attribuiscono tale rappresentanza hanno eguale potere di toglierla.
12. Qualunque autorità così costituita non ha alcuna facoltà di sopprimere o limitare il potere della persona di designarla o revocarla attraverso il voto e/o il consenso sociale.
13. L’attribuzione e la revoca dell’autorità a rappresentanti eletti attraverso il voto e/o il consenso sociale determina il diritto e il potere per ogni persona di rappresentare se stessa.
14. Considerato che l’esistenza di ogni persona è un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e che come tale non può che estrinsecarsi liberamente, ogni essere umano è libero di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia; quale Essere Umano Libero sulla Terra, non può essere vincolato dagli statuti, codici, norme e regolamenti di tale società se non nei limiti determinati da una ragionevole, equa e contestuale condizione di paritario godimento dei diritti fra esseri umani.
PRESO ATTO
15. Che i millenari eventi della storia attribuiscono inequivocabilmente la qualifica di Popolo e Nazione alle genti che occupano il territorio delle Venetie, che condividono la stessa lingua con varianti locali più o meno marcate, parlata da cinque milioni di veneti stanziali e da almeno altrettanti emigrati nel mondo, che condividono la stessa storia, le stesse tradizioni e la stessa cultura, e che i Veneti hanno costituito fino al 1797 la Repubblica Serenissima, dalla storia millenaria, occupata militarmente e annessa al regno italico per una congiura della massoneria internazionale.
16. Che lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sul Territorio della Nazione Veneta i centoquarantasette anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista. 
17. Che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio e che per l’effetto ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
18. Che nel 2009, dall’iniziativa di un gruppo di patrioti desiderosi di veder la propria Nazione tornare libera e sovrana fra le Nazioni è stato costituito il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e il Governo Veneto Provvisorio ai sensi e per gli effetti dell’articolo 96 paragrafo 3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977.
19. Che lo stato italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, con il quale è stato abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
20. Che lo stato italiano, anche espressione della repubblica italiana, società/corporazione registrata (S.E.C.) (American Securites Exchange Act 1934), il cui ordinamento, statuti, codici, norme, e regolamenti definiti come regolamento legiferato di una società sono in effetti una norma della società/corporazione della repubblica italiana e che tali sono limitatamente applicabili a coloro che sono agenti di tali società e/o facenti parti della stessa;
TUTTO CIÒ PREMESSO SI PRENDA ATTO A PUBBLICA MENZIONE CHE
Io SERGIO della famiglia BORTOTTO (Sergio Bortotto), avendo facoltà di rappresentare me stesso sono ed esisto come essere umano unico ed esclusivo titolare del mio corpo fisico, della mia sfera intellettuale e spirituale.
SONO VENETO
e di nazionalità Veneta per diritto naturale perché lo sono per nascita, mi identifico nella comunità di Genti Venete che hanno diritto di essere libere e sovrane sulle proprie terre d'origine secondo la specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche;
come tale affermo di appartenere a tale Nazione.
Considerato che io sono ciò che sono e che la libertà di decidere di essere ciò che ho deciso di essere costituisce per ogni persona un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace, avendo facoltà e potere di rappresentare me stesso.
DICHIARO
di non essere cittadino dello stato italiano e che l’imposta cittadinanza italiana non mi appartiene e non mi identifica.
PRESO ATTO
che ogni autorità, governo e tribunali esistenti anche in ambito dello stato straniero italiano sono solo “de facto” e non “de jure”, rigetto e nego il consenso di essere rappresentato e governato in qualsivoglia maniera dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano e da qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante, e dichiaro di poter pertanto agire in qualunque maniera sulla mia persona.
Nego il diritto allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di usare il mio nome e/o ogni mia personale attribuzione, nonché di usare qualsiasi mio bene, ogni mia personale facoltà d’intendere e di volere, e/o di impedirne e/o limitarne anche parzialmente l’uso per qualsivoglia ragione, reclamando in diritto la restituzione di quanto fino ad oggi illegalmente e illecitamente sottratto alla mia personale sovranità in termini economici.
Ribadisco inoltre che ogni citazione, convocazione, mandato di comparizione esercitato dallo stato straniero italiano in qualsivoglia maniera e per qualsiasi motivo non genera obblighi, né disonori se ignorati.
Allo scopo esercito il diritto ed il potere di essere rappresentato e governato dal Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, unica autorità da me legalmente riconosciuta sui territori occupati della mia Patria, la Serenissima Repubblica Veneta.
In virtù della mia personale, incedibile, inalienabile e imprescrittibile sovranità personale, avendo revocato e negato il consenso allo stato italiano e ad qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di rappresentarmi in qualsivoglia maniera, io sono libero da ogni ordinamento, statuto, codice, norma e/o regolamento da esso emanato e pertanto sono libero di non obbedire ad alcuna corte, tribunale o autorità delegabile e da me precedentemente revocata.
WSM
In fede:SERGIO BORTOTTO
 
Fiero de esar Veneto.
 
 

FURIA IL MIO GATTO “SPECIALE”

 
Furia, un gatto davvero speciale.
Fu lui a venire da me in un momento molto difficile della mia vita.
Fu lui a scegliere di starmi vicino
e di condividere con me il resto dei suoi giorni
… e lo ha fatto in modo veramente speciale.
Grazie amico mio.
 
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