COME AIUTARE IL TUO CANE A … MORIRE!

Non è un argomento da affrontare a cuor leggero, specialmente per quanti stanno vivendo o hanno recentemente vissuto la perdita del proprio amico a quattro zampe.
Con Rufus sto vivendo questo tristissimo momento e rassegnarmi a doverlo lasciare andare mi fa sentire arrendevole, impotente e incapace di provvedere a lui in questa circostanza.
Me lo sono chiesto più volte anche questa notte mentre lo accarezzavo.
Un impetuoso vortice di riflessioni e ragionamenti ai quali non ho saputo dare la risposta che cercavo.
Già … ma cosa cercavo in effetti?
Inseguivo egoisticamente una soluzione ai miei problemi, al mio dolore, alle mie difficoltà, alla mia non accettazione della sua morte.
Quasi tredici anni vissuti insieme hanno scolpito dentro di me un grande affetto e un attaccamento per Rufus che, come Furia, prima di lui, mi ha riempito la vita, mi ha sostenuto donandomi tanto calore e tanta dolcezza soprattutto nei momenti difficili che ho passato in questi anni.
Mi rendo conto così che anche Rufus è parte della mia vita, della mia esistenza e che il momento della morte, a cui tutti siamo chiamati prima o poi, non è il distacco e la perdita ma un atto evolutivo, il nostro naturale progresso esistenziale.
Sarà sicuramente difficile vivere senza di lui il resto dei giorni che mi sono concessi ma alberga dentro di me la certezza che lo rivedrò un bel dì.
Rufus non mi ha ancora lasciato, ma è visibilmente sfinito, e attendo a giorni l'esito degli esami … poi deciderò con il cuore in gola ma anche con la certezza di non abbandonarlo nel momento della sua rinascita alla futura nuova e miglior vita che attende tutti noi.
Forza Rufus